Tecniche di coltura

 

Le tecniche di coltivazione usate vengono distinte in:

       tecnica di coltura annuale

       tecnica di coltura poliennale

 

Tecnica di coltura annuale

Consiste nel prelevare dal terreno i bulbi-tuberi al termine di ogni ciclo vegetativo, quindi in estate, per poi rimetterli a dimora in un appezzamento di terreno differente da quello precedente. Questa tecnica è la più laboriosa ed impegnativa dal punto di vista del lavoro umano ma consente di ottenere una migliore qualità della spezia e da la possibilità al coltivatore di poter controllare ogni anno lo stato di salute dei propri bulbi. La richiesta di manodopera ha un impatto notevole su questo tipo di coltivazione perché le procedure di lavorazione non sono facilmente meccanizzabili. Soltanto la lavorazione del terreno può essere svolta grazie all'utilizzo di macchine motocoltivatrici; tutto il resto, dal prelievo alla messa in dimora dei bulbi, è messo in atto grazie al lavoro manuale.

In Luglio o in Agosto i bulbi sono raccolti dal terreno, operazione nella quale si utilizzano di solito picconi o piccole zappe, in questo modo è possibile estrarre i bulbi senza danneggiarli. Nella stessa giornata si procede alla mondatura dei bulbi, un processo che consiste nell'eliminazione della tunica del bulbo vecchio e nell'eliminazione dei bulbi troppo piccoli per essere utilizzati nella nuova coltivazione. I bulbi così preparati saranno reimpiantati pochi giorni dopo.

E' adottata nelle colture italiane dell'Abruzzo, della Toscana e dell'Umbria. All'estero non viene praticamente utilizzata.

 

Vantaggi della coltura annuale:

- Rotazione della coltura: si forniscono maggiori risorse alla pianta, per questo motivo si ricavano stimmi molto più lunghi e pregiati.

- Controllo dei parassiti: prelevando ogni anno i bulbi si ha la possibilità di verificare se ci sono delle piante malate, separandole dalle altre si evita una possibile diffusione del parassita.

- Migliore preparazione del terreno: il terreno su cui verrà preparata la nuova coltivazione è scelto in base ai requisiti richiesti dalla pianta. Nella primavera precedente alla messa in dimora dei bulbi il terreno è preparato con una corretta aratura di 30 cm di profondità. Contemporaneamente all'aratura si concima il terreno con letame bovino nelle dosi di circa 300 q/ha.

- Controllo dalle erbe infestanti: la preparazione del nuovo terreno consente al coltivatore di eliminare quasi totalmente la presenza delle erbe infestanti.

- Migliore distribuzione dei bulbi: ogni anno i bulbi possono essere correttamente ridistribuiti nel terreno. In genere la piantagione tipo è composta da più solchi profondi circa 15/20cm, i bulbi vendono posti alla base del solco alla distanza di 1cm l'uno dall'altro. Ogni solco è distante dall'altro 30cm, una volta coperto prende il nome di fila. 4 file insieme prendono il nome di aiuola, ogni aiuola è separata dalle altre da un solco di passaggio largo 40cm e profondo almeno 20cm. I solchi tra le aiuole hanno lo scopo di consentire il passaggio dei coltivatori e soprattutto debbono costituire un valido incanalamento per il deflusso delle acque piovane.

 

Svantaggi della coltura annuale

Eccessiva richiesta di manodopera: richiede molto lavoro nel periodo estivo compreso tra luglio ed agosto; cioè quando i bulbi vengono prelevati, controllati e messi nuovamente a dimora. Come diretta conseguenza del maggior utilizzo di manodopera il costo del prodotto finito è più alto.

 

Tecnica di coltura poliennale

Il metodo più utilizzato dai paesi produttori di zafferano, prevede che i bulbi vengano prelevati dal terreno ogni determinato periodo di anni. La pianta quindi rimane nella stessa piantagione per più anni di seguito. In Sardegna il periodo è di 4 anni, in Grecia i bulbi sono prelevati ogni 7 anni.

 

In queste coltivazioni le tecniche di preparazione del terreno sono le stesse che nella coltivazione annuale. L'unica differenza è nel posizionamento dei bulbi all'interno del solco, questi infatti devono essere posti ad una distanza di circa 12cm, per lasciare lo spazio ai nuovi bulbi che si formeranno nel corso degli anni.

 

Vantaggi della coltura poliennale

- Minor costi di gestione in termini di manodopera: il terreno per il reimpianto viene preparato ogni 4 anni minimo.

- Minori spese di gestione: non è necessario avere la disponibilità di molto terreno.

 

Svantaggi della coltura poliennale

La pianta ha minor risorse: nonostante una buona concimazione la pianta del Crocus avrà ogni anno meno risorse dal terreno. Ciò si traduce in una qualità della spezia inferiore rispetto a quella proveniente da una coltivazione annuale.

Pericolo dei parassiti: il controllo della diffusione dei parassiti è più complicato, la pianta malata deve essere individuata fra le altre ed eliminata.